Snapchat: fattori di successo e potenzialità per i brand
Per i brand oggi la sfida più grande è superare la soglia del rumore e lavorare per catturare l’attenzione. Distinguersi, emergere dall’affollamento di stimoli e messaggi e riuscire a guadagnarsi uno spazio nella mente dei consumatori.
Ma per emergere è necessario a volte anche uscire dalla comfort zone, ascoltare il mercato e guardare ai nuovi strumenti che si affacciano sulla scena digitale per carpirne le potenzialità, magari prima dei competitors, e sperimentare innovazioni che possono valorizzare e potenziare la nostra comunicazione.
Snapchat è uno di questi.
Il fatto che sia a prima vista un’app poco intuitiva e complessa ha scoraggiato molti esperti di comunicazione, brand e aziende. Eppure sperimentare è necessario. Che non significa affidarsi all’improvvisazione ma capire grazie all’analisi e all’ascolto come un nuovo strumento può essere utile al tuo marketing.
I fashion brand sono stati i primi, diversi anni fa, a utilizzare Snapchat con successo. Ma ancora solo l’1% dei brand ha integrato l’app nelle proprie strategie, il che significa muoversi ancora in un oceano blu con la possibilità di posizionarsi e presidiare un nuovo ambiente sociale prima della concorrenza.
Snapchat: la disruptive innovation del panorama social
“Le idee ispirate dal coraggio sono come i pedoni negli scacchi, possono essere mangiati ma anche dare avvio ad un gioco vincente”
(Goethe)
Lanciata nel 2011 nell’ultimo anno Snapchat è cresciuta vorticosamente raggiungendo 150 milioni di utenti attivi al giorno e scavalcando Twitter. Non stiamo parlando di una nuova piattaforma social, ma di vera e propria disruptive innovation.
Utilizzata principalmente dai Millennials, secondo gli ultimi dati di comScore sta penetrando velocemente anche nella fascia di utenti con più di 35 anni.
A metà strada tra una piattaforma social e un app di messaggistica Snapchat però va oltre, è qualcosa di diverso. Qualcuno l’ha definita la prima piattaforma social di realtà aumentata. Con le sue funzionalità completamente nuove Snapchat sta ridefinendo la comunicazione in maniera innovativa con un occhio molto attento sul mondo emergente della realtà aumentata.
Si è parlato spesso di AR (augmented reality), dai prototipi dei Google Glass alle recenti Hololens di Microsoft al progetto Tango di Google, in fase di sviluppo, che dovrebbe integrare questa tecnologia allo smartphone.
Ma Snapchat è arrivata prima e ha già cominciato a monetizzare questa tecnologia, seppur ad un livello embrionale.
Snapchat utilizza la tecnologia del riconoscimento facciale per alterare il proprio volto giocando con elementi interattivi prima di scattare una foto o registrare un video. Inoltre è possibile aggiungere agli snap, cioè a video e foto, emoticons, sticker, disegni liberi, testo, geofiltri legati alla posizione.
Non è qualcosa di così ambizioso come la tecnologia cui Microsoft e Google stanno lavorando, ma è qui, già ampiamente disponibile per consumatori e inserzionisti.
La disruption, del resto, è tale se la rivoluzione non solo infrange le convenzioni ma porta con sé una visione che guarda al futuro e disegna una prospettiva nuova di evoluzione.
Chi lo ha bollato come “social per i ragazzini” o liquidato come app per il “sexting” non ha compreso che Snapchat non è più solo quello ma è uno strumento innovativo che offre a tutti la possibilità di una comunicazione più ricca e creativa.
L’insostenibile leggerezza come fattore di successo
Snapchat è diverso da tutti gli altri social. Non ci sono like, commenti, condivisioni, non puoi incrementare la tua lista di amici se non ricercando manualmente il nome dell’utente che vuoi aggiungere, non è facile costruirsi un seguito se non hai già una fan base su altri canali, non c’è la possibilità di inserire link e di fare lead generation (ma puoi trovare escamotage creativi per farlo), non puoi misurare il ROI poiché manca ad oggi uno strumento di analisi delle performance ma puoi impostare un tuo sistema di metriche allineate ai tuoi obiettivi per misurare tasso di apertura, tasso di ritenzione ed engagement.
È un wallen garden da cui non si esce e in cui tutto si consuma in 24 ore. I contenuti che crei (video o foto) hanno una durata di 10 secondi. Puoi inviarli ad un amico con un messaggio privato e svaniranno subito dopo la visualizzazione o puoi renderli pubblici a tutti i tuoi amici inserendoli nella tua Storia, una raccolta di snaps che ha la durata di 24 ore.
La comunicazione qui è tornata al suo stadio primordiale, senza filtri, autentica, leggera, immediata, indisciplinata.
L’introduzione recente della funzione Memories che permette di salvare snaps e ricondividerli in un secondo momento come “ricordi” o di caricare contenuti dall’archivio fotografico del proprio smartphone, non snatura l’identità del social perché i “ricordi” appaiono evidenziati da una cornice bianca per differenziarli dai contenuti live.
Resta quindi proprio il carattere effimero di Snapcht la chiave del suo successo per 2 motivi:
1) La micronarrazione è uno strumento che funziona
La micronarrazione è sempre stato un marchio di fabbrica di Twitter. Il mondo in 140 caratteri. E Snapchat è una sorta di Twitter del visual.
Micro contenuti di 10 secondi ognuno per mostrare la tua personalità.
La sintesi, la compressione dei contenuti favorisce due aspetti importanti:
- la creatività perché è stimolata dai vincoli del dover essere breve;
- l’attenzione perché contenuti brevi massimizzano la concentrazione in un contesto che è totalmente immersivo e privo di distrazioni.
2) L’urgenza è una leva psicologica potentissima
In un’era di scarsità dell’attenzione l’urgenza è l’arma segreta per conquistare il pubblico. La volatilità dei contenuti di Snapchat che spariscono in 24 ore genera il cosiddetto effetto FOMO (fear of missing out) cioè la paura di perderli e questa è una leva psicologica potente che sugli altri social non esiste, che porta l’attenzione ai massimi livelli e che si può sfruttare prima dei competitor.
Snapchat e l’advertising
Snapchat sta mettendo a disposizione, presto anche per l’Italia, forme di advertising anche per small business e individui che vogliano promuovere la propria attività sulla piattaforma,
In sostanza le modalità di promozione di un contenuto a pagamento sono 3:
- Snap Ads: puoi creare e veicolare video interattivi da 30 secondi che appariranno a tutto schermo nel contesto degli altri contenuti
- Geofiltri sponsorizzati: quando un utente si trova in una determinata localià potrà utilizzare un filtro sponsorizzato precedentemente creato ad hoc dall’advertiser per quella area geografica. Non solo grandi aziende ma anche Pmi e privati possono richiederli seguendo 3 step: Design, Map e Buy. E i costi sono accesibilissimi.
- Lenti sponsorizzate: puoi realizzare elementi interattivi con cui gli utenti possono personalizzare il proprio viso in maniera giocosa e poi condividere il contenuto.
Una recente ricerca di Oracle e Snapchat rivela che il 92% delle campagne pubblicitarie ha registrato un aumento positivo delle vendite off-line
Gli utenti spendono una media di 20 secondi per giocare con una Lens sponsorizzata. Un annuncio video su YouTube può essere saltato dopo 5 secondi, se non vogliamo considerare la possibilità che ha l’utente più scaltro di usare gli Adblock.
La Lens sponsorizzata che Gatorade ha creato per il Super Bowl ha prodotto 165 milioni di visualizzazioni su Snapchat e un effetto virale su tutte le altre piattaforme social.
Altri esempi di successo sono Beats e Taco Bell.
Come usare Snapchat per il business
Ma come usare Snapchat per il business? Quali benefici può trarne un blogger, un imprenditore, un freelance, un’azienda, un brand? È uno spreco di risorse e di tempo?
È bene sempre ricordare che i social network non nascono per vendere ma per favorire le relazioni tra le persone. La vendita è sempre l’ultimo anello di un processo di costruzione di relazioni e di dialogo con il tuo pubblico.
Con Snapchat come con gli altri social puoi aumentare il grado di fiducia e interesse nei tuoi confronti, migliorare la tua reputazione, favorire l’engagement ma soprattutto sviluppare uno storytelling creativo e immersivo originale.
Alcuni spunti di utilizzo per il business:
– Anteprime e lanci di nuovi prodotti: se stai lanciando un nuovo prodotto o servizio perché non realizzare un bel teaser attraverso gli snap, coinvolgere gli utenti con un quiz o creare suspance mostrando alcuni pezzi del disegno finale?
– Coupon, sconti esclusivi: l’autodistruzione dei contenuti è perfetta per condividere offerte, sconti e coupon con un limite di tempo ed in effetti è uno degli utilizzi più popolari, da manuale.
– Dietro le quinte della tua attività: puoi condividere assaggi della vita aziendale, retroscena della tua attività o piccoli segreti dei processi produttivi, con umorismo e leggerezza.
– Visual storytelling con contenuti su misura: la vocazione di Snapchat è la narrazione e nessun social al momento ti consente di raccontare una storia con una grammatica così varia e ricca che amalgama testo e visual. Il testo non è pura didascalia, corollario dell’immagine, come su Instagram, ma elemento immerso nel racconto e funzionale ad esso. E come ben sai le storie vendono.
– Story Replies per fare customer care! Gli utenti possono rispondere in tempo reale su uno snap (una foto o un video) che hai pubblicato ed è bene invitarli a farlo perchè significa poter ricevere un feedback istantaneo e misurare l’engagement sul tuo contenuto. Il tuo snapchat può anche trasformarsi in uno strumento di customer care per stabilire un contatto diretto con i tuoi utenti, cercare di dare risposte rapide a domande e richieste, indagare il grado di soddisfazione in tempo reale.
– Promuovi un evento con i geofiltri sponsorizzati: la funzione più interessante è quella dei geofiltri sponsorizzati che puoi creare a pagamento e lanciare per promuovere un evento in un determinato periodo di tempo. Gli utenti potranno decorare i propri snap con il tuo filtro favorendo l’esposizione del tuo brand.
– Coinvolgi gli influencer: puoi creare campagne interessanti rendendo partecipi gli influencer della tua nicchia e puoi stabilire connessioni con altri esperti del tuo settore molto più velocemente rispetto agli altri social perché c’è molto meno rumore.
– Informazione e Formazione in pillole: un classico per coach, marketers, blogger, consulenti, liberi professionisti, formatori.
– Riutilizzo dei contenuti: se hai creato una storia avvincente, originale o informativa puoi riaddattarla altrove sugli altri canali e attirare nuovo pubblico.
– Costrusci una community fedele: Snapchat è sorprendente per la possibilità di costruire relazioni one to one in un terreno molto intimo. Qui puoi creare una community affezionata e unica.
In conclusione Snapchat può essere un valido strumento per fare brand storytelling con campagne originali, fidelizzare, creare curiosità ed engagement. Senza dimenticare che il fenomeno visual avanza inarrestabile e l’efficacia dei video non si può più ignorare.
Snapchat non pare affatto una bolla destinata ad autodistruggersi come i suoi contenuti.
Ehi! Non dimenticare di aggiungermi su Snapchat!
Il mio nome utente è : mariannafarese
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Marianna
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